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Regolamento d’Istituto

Regolamento d’Istituto 

(in vigore dal 01-01-2016)

Ministero del l ’ Istruzione , del l ’Università e de l l a Ricerca
Istituto Comprensivo Statale “B. Passerini”
Via Andreoli 7 – 21056 Induno Olona (VA)
Tel: 0332 200136 – Fax: 0332 206191
Codice Min. VAIC81300B – C.F. 80016940126
e-mail: vaic81300b@istruzione.it posta certificata: vaic81300b@pec.istruzione.it
Sito internet: www.icinduno.edu.it
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
Il Consiglio d’Istituto di Induno Olona, nella formulazione del Regolamento Interno delle scuole, ha tenuto
conto:
– della Costituzione dello Stato Italiano e delle leggi vigenti;
– della necessità di stabilire criteri generali per il buon funzionamento della vita scolastica, in considerazione
che solo una disciplinata organizzazione interna può offrire all’utenza un pubblico servizio valido e
funzionale;
– della coscienza che la scuola deve considerarsi centro di promozione culturale, sociale e civile;
– dell’esigenza di superare anacronistici individualismi per la attuazione nella scuola dei principi democratici
cui si ispirano ai Decreti Delegati.

PARTE PRIMA

ART. 1 – ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO
Gli Organi Collegiali dell’istituto Comprensivo di Induno Olona sono i seguenti:
1. Consiglio di Istituto;
2. Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto;
3. Collegio Docenti Unitario;
3a. Collegio dei Docenti della Scuola dell’Infanzia;
3b. Collegio dei Docenti della Scuola Primaria;
3c. Collegio dei docenti della Scuola Secondaria di primo grado;
4. Consigli di:
4a. Intersezione della Scuola dell’Infanzia;
4b. Interclasse della Scuola Primaria;
4c. Classe della Scuola Secondaria di primo grado.

ART. 2 – COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
1. Il Consiglio dì Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento.
2. Esso delibera il Programma annuale e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi
finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto.
3. Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei consigli di Classe,
Interclasse e di Intersezione, ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne
l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di
bilancio, nelle seguenti materie:
– adozione del regolamento interno dell’Istituto che deve, fra l’altro, stabilire le modalità per l’uso delle
attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza
degli stessi a scuola nonché durante l’uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute
del Consiglio;
– acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico scientifiche e dei sussidi didattici, compresi
quelli audiovisivi, telematici ed informatici e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo
occorrenti per le esercitazioni;
– adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;
– criteri generali per la programmazione educativa;
-criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,
extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività
complementari, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione;
-promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazione e di esperienze
e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
– partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
-forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dall’Istituto.
4. Il Consiglio di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, allo adattamento
dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento
organizzativo dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione; esprime parere sull’andamento generale e
amministrativo dell’Istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi.
5. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento .
6. Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
7. Delibera, sentito per gli aspetti didattici il collegio dei docenti, le iniziative dirette alla educazione alla
salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall’art. 106 del T.U. n, 309 dei 1990.
8. Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua
competenza.

ART. 3 – COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
1. Con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti
dei personale docente, 2 del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 genitori degli alunni, il
Dirigente Scolastico.

ART. 4 – NOMINA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
1. Vista la proclamazione degli eletti effettuata dal primo seggio elettorale, scaduti i termini per i ricorsi, i
membri dei Consiglio di Istituto sono nominati con Decreto del Dirigente Scolastico.

ART. 5 – ELEZIONE PRESIDENTENTE E VICEPRESIDENTE
1. Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i
rappresentanti dei genitori il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati
tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza
assoluta rispetto al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza in
prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti
alla seduta la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti si procede con un’ulteriore votazione.
2. Il Consiglio elegge anche un vice presidente da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso
secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.

ART.6 – CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO: MODALITA’
1. La prima convocazione, immediatamente successiva alla nomina dei membri, è disposta dal Dirigente
Scolastico; le successive dal Presidente del Consiglio, sentita la Giunta Esecutiva, ogni qualvolta egli lo
ritenga opportuno, e comunque ordinariamente durante l’anno scolastico almeno 5 volte.
2. Il Consiglio deve essere convocato ogni qualvolta ne venga fatta richiesta da almeno un terzo dei membri
del Consiglio. Nella richiesta di convocazione del Consiglio debbono essere specificati una data indicativa e
uno o più argomenti da trattare. Il Collegio dei Docenti, le assemblee di classe, le riunioni di Classe,
Interclasse, di Intersezione possono avanzare delle proposte al Consiglio di Istituto per la discussione. E’
facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti e la Giunta, di anticipare o dilazionare la convocazione al fine di
raggruppare eventuali altre richieste.
3. Il Presidente convoca il Consiglio con almeno 5 giorni di anticipo sulla data della riunione, la lettera di
convocazione deve essere consegnata o inviata con i mezzi ritenuti più idonei. In caso di urgenza la
convocazione può essere fatta 24 ore prima mediante fonogramma.

ART. 7 – FORMAZIONE ORDINE DEL GIORNO E SUA EVENTUALE VARIAZIONE
1. Salvo i casi di cui all’art. 3, l’ordine del giorno della convocazione è formulato dal Presidente su proposta
della Giunta Esecutiva. Esso deve contenere argomenti ben specifici e non indicazioni generiche. Copia di
detto ordine deve essere affissa all’Albo e in copia esposto nei vari plessi.
2. Per discutere o votare su argomenti urgenti, che non siano all’ordine del giorno è necessaria una
deliberazione del Consiglio adottata all’unanimità dei presenti. Nel caso non si raggiunga l’unanimità dette
proposte saranno prese in esame nella seduta immediatamente successiva. La proposta di variazione può
venire formulata da qualsiasi membro del Consiglio e può essere illustrata brevemente solo dal
proponente; è inoltre consentito ad altro membro dei Consiglio di illustrare brevemente i motivi contrari
alla proposta di variazione.

ART. 8 – SEDE DELLE RIUNIONI
1. Il Consiglio si riunisce di norma nella sede dell’Istituto. Nei casi particolari o quando sì tratta di un
problema specifico di un plesso, la riunione potrà avvenire in quel plesso, su decisione unanime della
Giunta Esecutiva e del Presidente.

ART. 9 – PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE
1. Le sedute sono pubbliche nel senso che possono assistervi, senza diritto di parola e di voto, tutti i
genitori degli alunni frequentanti le scuole dell’Istituto e tutto il personale docente e A. T. A in servizio. Non
è ammesso il pubblico quando sì discute in merito all’operato di singole persone, a meno che gli interessati
non lo richiedano.
2. Il Consiglio può invitare alla discussione persone esterne ad esso in qualità di consulenti per il
chiarimento e/o la soluzione di specifici problemi, anche su indicazione degli altri Organi Collegiali. In ogni
caso essi non avranno mai diritto di voto

ART. 10 – PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
1. In ogni seduta, a cura del segretario designato dal Presidente, è redatto un processo verbale, che deve
contenere i nomi di coloro che hanno partecipato e degli assenti con o senza giustificato motivo ed,
eventualmente a richiesta, la motivazione di voto.
2. Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal segretario e deve essere depositato in Segreteria entro
5 giorni dalla seduta; tutti gli elettori della scuola hanno diritto a prenderne visione, salvo processi verbali
riguardanti singole persone.
3. Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate all’Albo entro 8 giorni dalla seduta e devono restarvi
affissi per almeno 10 giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell’interessato.
4. Qualsiasi elettore, a proprie spese, può ottenere dalla segreteria della scuola copia degli atti pubblicati,
in base alle norme vigenti.

ART. 11 – VALIDITA’ DELLE SEDUTE
1. Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
2. All’inizio della seduta il segretario verbalizzante procederà all’appello nominale e alla lettura del verbale
della seduta precedente.
3. Qualora non si raggiunga il numero legale, il Presidente rinvierà la seduta ad altra data.
4. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi; si precisa che le
schede bianche, nulle e, in caso dì voto palese, le astensioni sono voti validamente espressi.
5. Nel voto palese, in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
6. Solo quando sì tratti dell’operato di persone il voto è segreto.
7. Dopo tre assenze ingiustificate il consigliere viene dichiarato decaduto.

ART. 12 – DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
1. I membri del Consiglio possono, durante l’orario dì servizio della segreteria, accedere agli Uffici Didattici
per avere, a proprie spese, tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del
Consiglio, secondo quanto disciplinato dalla L.241/90, art. 25 e relativi decreti governativi.

ART. 13 – FUNZIONI E PREROGATIVE DEL PRESIDENTE
1. Il Presidente convoca il Consiglio e ne presiede le riunioni. In particolare illustra gli argomenti inseriti
all’ordine dei giorno o invita i proponenti ad illustrarli; esauritasi la trattazione di ogni singolo argomento,
ne riassume in breve i termini essenziali e, formulato con chiarezza l’oggetto da porsi in votazione, lo
sottopone al voto.
2. Le funzioni di segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio.
ART. 14 – FUNZIONI DEL VICE PRESIDENTE
1. Il Vice Presidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di sua assenza, impedimento,
dimissioni o decadenza. In questi ultimi due casi il Vice Presidente deve provvedere a riunire il Consiglio per
l’elezione dei nuovo Presidente entro 15 giorni. Qualora sia assente o impedito anche il Vice Presidente, le
funzioni sono assunte dal genitore consigliere più anziano di età.

ART. 15 – PROGRAMMA ANNUALE E CONTO CONSUNTIVO
1. Per il Programma annuale ed il Conto Consuntivo valgono le disposizioni vigenti. Unitamente alla
convocazione del Consiglio sarà inviata copia della relazione illustrativa predisposta dal Dirigente e
proposta dalla Giunta Esecutiva.

ART. 16 – COMMISSIONI DI LAVORO DEL CONSIGLIO
1. Il Consiglio può decidere di costituire nel proprio seno commissioni di lavoro che non possono avere
alcun potere decisionale e svolgono la propria attività secondo le direttive impartite dallo stesso Consiglio.
Le commissioni di lavoro, per meglio adempiere ai propri compiti, possono consultare esperti.

ART. 17 – GIUNTA ESECUTIVA: COMPOSIZIONE E COMPETENZE
1. La Giunta Esecutiva è composta da:
a) membri elettivi: 2 genitori (non esiste incompatibilità tra la carica di Presidente e membro della Giunta),
1 insegnante, 1 ATA eletti dal Consiglio con le medesime modalità previste per la elezione del Presidente,
sia in prima che in seconda votazione, procedendo alla elezione di un membro alla volta ed esprimendo
quindi una sola preferenza per ogni singola votazione
b) membri di diritto.- Il Dirigente Scolastico e il Direttore dei servizi generali e amministrativi
2. Presidente della Giunta è il Dirigente Scolastico; in caso di assenza o impedimento le funzioni di
Presidente saranno svolte dal docente delegato con funzioni dì Vicario.
3. Il Direttore dei servizi generali amministrativi svolge le funzioni di Segretario della Giunta. A tal fine è
sostituito, in caso di assenza o impedimento, dall’Assistente Amministrativo delegato.
4. La Giunta propone il Programma annuale, le sue variazioni e il Conto Consuntivo. Definisce l’ordine del
giorno del Consiglio e ne prepara i lavori portando tutte le informazioni e le indicazioni necessarie allo
stesso per deliberare. La Giunta, in caso di necessità od urgenza, può anche deliberare, fatta salva la
ratifica da parte del Consiglio alla prima riunione, fermo restando il diritto d’iniziativa del Consiglio stesso.

ART. 18 – CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA E VALIDITA’ DELLE SEDUTE
1. La Giunta è convocata dal Dirigente di norma, prima di ogni convocazione del Consiglio per predisporre,
assieme al Dirigente dei Consiglio, l’ordine del giorno e preparare tutti gli elaborati. Può poi riunirsi anche
per dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio. Ciascuno dei suoi membri può richiedere la
convocazione.
2. La comunicazione della convocazione deve essere diramata ai membri della Giunta almeno 5 giorni prima
della seduta e in caso di urgenza 24 ore prima tramite fonogramma.
3. Le sedute della Giunta sono valide se sono presenti la metà più uno dei componenti in carica.

ART. 19 – COLLEGIO DEI DOCENTI
1. COMPOSIZIONE
Il Collegio dei Docenti (Unitario) dell’Istituto Comprensivo è composto da TUTTI gli insegnanti di ruolo e non
di ruolo in servizio nei plessi di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.
Il Collegio si può articolare, per necessità anche come “Collegio di Settore” (infanzia, primaria e secondaria
di 1° grado) con potere deliberante nell’ambito delle materie di specifico interesse e competenza.
2. COMPETENZE
Il Collegio dei Docenti Unitario è l’organo tecnico della programmazione didattica e pertanto ha potere
deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto.
In particolare:
* cura la programmazione \ curricolo dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli
ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i curricoli d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali.
Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà d’insegnamento garantita a ciascun docente;
* formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi, per la
formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei
criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;
* valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificare l’efficacia in rapporto
agli orientamenti ed agli obiettivi programmati, proponendo ove necessario, opportune misure per il
miglioramento dell’attività scolastica;
* provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di Classe e Interclasse;
* Sceglie i sussidi didattici nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto;
* adotta e promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione;
* promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto, deliberando lo specifico piano annuale di
formazione;
* promuove ed adotta le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;
* esprime al Dirigente Scolastico parere in ordine alla sospensione dal servizio e alla sospensione cautelare
del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza;
*esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione alla salute e alla
prevenzione delle tossicodipendenze;
*si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti;
* elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto;
* elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del personale docente.
Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri
dei Consigli di Classe, Interclasse o d’Intersezione. Per la stesura del verbale individua un docente con
funzioni di segretario verbalizzante.
3. CONVOCAZIONE COLLEGIO
Il Collegio dei Docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando
almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
4. FUNZIONAMENTO
Per una migliore funzionalità e per uno scambio più proficuo di esperienze il Collegio dei Docenti può
articolarsi in gruppi di lavoro, Commissioni, dipartimenti… come previsto dal CCNL.

ART. 20 – CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE
1. COMPOSIZIONE
I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono composti dai docenti in servizio nelle classi interessate, o
comunque, che operano con gli alunni delle medesime e dai genitori eletti per ciascuna classe \ sezione.
2. COMPETENZE
I Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione, al completo delle due componenti, genitori e docenti,
hanno i seguenti compiti:
* formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e iniziative di
sperimentazione;
*agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori;
* dare parere, obbligatorio ma non vincolante, sulla scelta dei libri di testo (solo Consigli di Classe e
Interclasse);
* verificare ( almeno ogni tre mesi) l’andamento complessivo dell’attività didattica nelle classi di loro
competenza per gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico.
* esaminare, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di
irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti
che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico – socio – psico – pedagogici;
I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione possono inoltre fare proposte al Consiglio di Istituto in ordine
a problematiche relative all’edilizia scolastica.
I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione si riuniscono con la sola presenza dei docenti per le
competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e della valutazione. I Consigli di Classe si
riuniscono per formulare un parere vincolante in merito alla non ammissione alla classe successiva degli
alunni. Nella scuola primaria il suddetto potere spetta al team dei docenti di ogni singola classe come
previsto dal DPR 122/2009.
I Consigli di Classe, Interclasse possono essere riuniti per gruppi di classe parallele, per ciclo o per plesso a
seconda degli argomenti da trattare e delle esigenze logistiche.
Fatte salve le disposizioni dì legge, è data facoltà al Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione di invitare,
in alcuni casi, ad assistere alle riunioni i genitori delle classi interessate.
All’inizio dell’anno scolastico il Dirigente Scolastico nominerà un docente coordinatore che presiederà il
Consiglio di Classe, di Interclasse e Intersezione in caso di sua assenza e un docente segretario.
Qualora le deliberazioni comportino proposte di competenza del Consiglio di Istituto il segretario
trasmetterà al Presidente della Giunta, tramite l’Ufficio di segreteria, un estratto del verbale della stessa
perché le includa nell’ordine del giorno dei Consiglio successivo.
3. CONVOCAZIONE
Il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione è convocato dal Dirigente Scolastico, o dal suo delegato.
Straordinariamente può essere richiesta la convocazione dalla maggioranza dei suoi componenti.

PARTE SECONDA
REGOLAMENTO DELLA VITA DELL’ISTITUTO

ART.21 – MODALITA’ DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
1. La formazione delle classi prime è di piena ed esclusiva competenza del Dirigente Scolastico e del
Collegio Docenti secondo le modalità e le forme di volta in volta da essi stabilite.
2. Sono previsti incontri preliminari tra i docenti delle classi terminali di ciascun ordine scolastico e quelli
del successivo per il passaggio di notizie ed informazioni sul gruppo classe e sui singoli allievi.
3. In ciascun ordine di scuola viene costituita un’apposita commissione col compito di formare i gruppi
classe tenendo conto dei seguenti elementi/criteri:
* nel caso di più alunni con certificazione di handicap gli stessi saranno equamente distribuiti tra le classi;
* se ci sono bambini che presentano particolari problemi già evidenziati nella scuola dell’infanzia o nella
scuola primaria o segnalati dai genitori, gli stessi saranno divisi tra le sezioni/classi, in modo che le
scolaresche siano il più possibile omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno;
* di norma i fratelli saranno inseriti in classi diverse salvo casi particolari che saranno oggetto di specifica
valutazione da parte del Dirigente Scolastico;
* le classi in cui sono iscritti alunni con diagnosi saranno formate da un numero inferiore di alunni rispetto
alle altre che non ne contengano;
* per quanto possibile, e compatibilmente con i criteri sopraesposti, si terrà conto delle richieste delle
famiglie relativamente alla possibilità di indicare dei compagni di classe preferiti.
* non verranno invece tenute in considerazione le richieste di preferenza per singoli docenti/corsi in
quanto, l’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni è di pertinenza del Dirigente Scolastico (vedi art. 5,
comma 2 del D.Lgs. 165/2001, come modificato dal D.Lgs. 150/2009).
4. Gli elenchi dei gruppi classe predisposti dalle Commissioni saranno consegnati all’attenzione del
Dirigente Scolastico per una loro verifica e successiva approvazione.
5. Il Dirigente Scolastico si riserva la facoltà – dopo un periodo di apposita osservazione effettuata dai
docenti di classe con l’eventuale consulenza della psicologa della scuola – di effettuare spostamenti di
alunni da una classe/sezione all’altra per motivate ragioni di ordine didattico e comportamentale.
6. L’abbinamento dei gruppi alle sezioni avverrà per le future classi prime della scuola primaria e secondaria
di 1° grado tramite pubblico sorteggio.
7. Eventuali modalità di formazione delle classi, differenti da quanto sin qui descritto, potranno essere
fissate, su proposta del Collegio dei Docenti, e successiva presa d’atto da parte del Consiglio d’Istituto.
8. ISCRIZIONI IN CORSO D’ANNO
* Qualora nel corso dell’anno scolastico dovessero arrivare nuovi alunni, questi verranno, di norma,
assegnati dal Dirigente Scolastico alle classi cominciando da quelle con il numero inferiore di bambini,
purché in dette classi non siano inseriti alunni portatori di handicap. Naturalmente si assegneranno nuovi
alunni anche a queste ultime, qualora non sia possibile destinarli ad altre classi.
* Di fronte a casi particolari il Dirigente Scolastico convocherà i docenti delle classi in cui intende inserire gli
alunni, per valutare insieme a loro le singole situazioni e l’inserimento più adeguato alle varie esigenze
presentate.
9. CRITERI PER ACCOGLIMENTO ALUNNI E FORMAZIONE DELLA LISTA D’ATTESA
Tali criteri vengono annualmente definiti e, se del caso, rivisti, dal Consiglio d’Istituto. I Criteri adottati sono
resi pubblici prima delle apertura delle iscrizioni e pubblicati sul sito internet della Scuola.
10. MANCATA FREQUENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
I bambini che si assentino dalla scuola senza giustificato motivo per un periodo continuativo superiore ad
un mese sono dimessi dalla scuola con disposizione del Dirigente Scolastico, su motivata proposta degli
insegnanti e previa eventuali accertamenti. Analogo provvedimento può essere adottato per ripetute
assenze non giustificate.
ART. 22 – VITA DELLA SCUOLA
1. SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia funziona per 8 ore giornaliere. Gli orari di apertura e di chiusura, nonché il calendario
scolastico, sono stabiliti dal Consiglio di Istituto.
Nelle prime settimane dell’anno scolastico la scuola osserverà il seguente orario ridotto: dalle ore 8.00 alle
ore 13.30. Può essere analogamente prevista l’adozione di un orario ridotto anche per la fine di giugno.
I primi giorni, la scuola sarà aperta solo ai bambini che già frequentavano l’anno precedente. Nei giorni
successivi i nuovi iscritti saranno inseriti, con gradualità, ogni 2/3 giorni secondo un calendario concordato
con le insegnanti durante una apposita riunione di giugno.
La vigilanza e la responsabilità degli alunni, in orario scolastico, sono affidate in ogni momento alle
insegnanti titolari di sezione, in caso di necessità al personale ausiliario che collabora con le insegnanti
stesse.
Le norme che regolano la vigilanza durante l’ingresso, l’uscita e la permanenza nella scuola sono:
A. l’orario di entrata e di uscita viene stabilito su delibera del Consiglio di Istituto. I genitori devono
accompagnare i bambini all’interno dell’edificio scolastico, affidandoli all’insegnante di sezione. In caso di
assenza temporanea del titolare di sezione per gravi motivi, tutte le insegnanti e il personale ATA
collaborano per garantire il normale funzionamento dell’attività didattica anche per la sezione rimasta
temporaneamente scoperta. Gli alunni in ritardo, rispetto all’orario stabilito all’inizio dell’anno, sono
ammessi a scuola; nel caso in cui il ritardo diventasse abituale, è facoltà del capogruppo richiamare i
genitori al rispetto della puntualità comunicando il provvedimento al Dirigente. Al termine dell’orario
scolastico i bambini vengono consegnati personalmente dalle insegnanti ai familiari.
B. Gli alunni non possono, di norma, abbandonare la scuola durante l’orario previsto per le lezioni, salvo in
casi motivati; in tutti i casi gli alunni saranno affidati ai genitori, a chi esercita la patria potestà, o a familiari
e adulti autorizzati, previa sottoscrizione dell’apposito modulo. I genitori sono tenuti a comunicare e a
motivare per iscritto in precedenza le assenze prolungate dei propri figli non dovute a motivi di salute.
Nel caso in cui sia necessario l’intervento del medico, il personale lo farà intervenire direttamente e
informerà i genitori o chi esercita la patria potestà.
2. COMPORTAMENTO E VIGILANZA DEGLI ALUNNI
All’inizio di ciascun anno scolastico viene adottato uno specifico e dettagliato Piano di Vigilanza.
L’atteggiamento corretto verso i Docenti, il Personale non insegnante e i compagni è condizione prima
perché la scuola sia una comunità autentica.
Il comportamento deve quindi fondarsi sul rispetto interpersonale, sull’autocontrollo e sulla responsabilità
di ciascuno, specie durante l’intervallo, l’entrata e l’uscita dalle aule e dalla scuola.
L’accesso alla scuola avviene cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. Gli ingressi devono essere vigilati
dai bidelli, affinché non si verifichino danni agli alunni e alle cose. L’ingresso nei corridoi e nelle aule è
vigilato dai Docenti. Per i singoli plessi scolastici si osserveranno le seguenti norme:

a) Scuola Primaria “A. Ferrarin” – i genitori possono accompagnare i loro figli sino al cancello, un collaboratore scolastico stazionerà sul tragitto tra cancello ed ingresso, vigilando sugli alunni; gli alunni saranno accolti dai docenti nell’atrio della scuola ad eccezione di quelli delle classi del piano terreno che saranno attesi dagli insegnanti direttamente nelle aule.
b) Scuola Primaria “Don Milani” – i genitori possono accompagnare i loro figli sino alla porta a vetri
d’ingresso, mentre un bidello stazionerà sul tragitto tra cancello ed ingresso, vigilando sugli alunni che
entrano da soli; gli insegnanti attenderanno gli alunni nell’atrio della scuola; mentre alla fine delle lezioni gli
insegnanti accompagneranno le rispettive classi al cancello.
c) Scuola Secondaria di primo grado “B. Passerini” – i docenti attenderanno gli alunni sulla porta delle aule.
Ogni alunno deve presentarsi alle lezioni fornito del materiale occorrente per l’attività scolastica.
– Soprabiti e cappelli devono essere appesi all’apposito attaccapanni. E’ bene non lasciare nelle tasche dei
soprabiti del denaro o altri valori. La scuola non si assume responsabilità degli smarrimenti e dei furti.
– L’avviso dell’inizio delle lezioni è dato dal campanello.
– L’uscita dall’aula durante le ore di lezione deve essere accordata dall’insegnante.
– Durante l’intervallo (dieci minuti per la scuola secondaria di primo grado e di circa quindici minuti per le
scuole primarie) la sorveglianza e la disciplina è affidata ai Docenti presenti in aula prima dell’inizio
dell’intervallo, coadiuvati dai bidelli; gli alunni non dovranno schiamazzare né correre, né sporgersi dalle
finestre, né spostarsi da un piano all’altro dell’edificio.
– L’entrata posticipata e l’uscita anticipata degli alunni dovrà essere autorizzata dal Docente presente in
classe. Le richieste di uscita anticipata dovranno essere possibilmente documentate. Il genitore dovrà
prelevare personalmente il proprio figlio a scuola, mentre il docente annoterà sul registro di classe apposito
l’ora di uscita. Il personale collaboratore scolastico coadiuverà il docente. In casi eccezionali il minore potrà
essere affidato anche ad altra persona con delega scritta del genitore. La delega verrà trattenuta dalla
scuola.
– La fine delle lezioni è data dal docente dopo l’avviso del campanello.
– L’uscita dalle aule, dai corridoi e dalla scuola deve essere sorvegliata dai Docenti presenti in aula alla fine
della lezione. Alla fine delle lezioni gli alunni devono essere accompagnati dai rispettivi insegnanti fino
all’uscita al cancello, affinché lo sfollamento avvenga senza incidenti ed in modo ordinato, mentre i genitori
attenderanno all’esterno del complesso scolastico (fuori del cancello). Il personale ausiliario vigilerà
affinché nessun alunno, solo o accompagnato da un adulto, rientri, se non per un valido motivo, nel cortile
o nell’edificio scolastico.
3. ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
Le assenze saranno giustificate sulla scorta di dichiarazioni sottoscritte dal genitore o da chi ne fa le veci
sull’apposito libretto o diario personale (per le Primarie); il libretto per la Scuola Secondaria di primo grado
sarà articolato come di seguito:
a – orario provvisorio e definitivo
b – valutazioni delle verifiche orali e scritte
c – comunicazioni alle famiglie
d – giustificazioni
e – entrata e uscita fuori orario.
In caso di smarrimento, un nuovo libretto dovrà essere ritirato personalmente da un genitore.
Le assenze saranno giustificate mediante esibizione del libretto o diario con la firma di uno dei Genitori, dal
Docente della prima ora. In caso di mancanza della giustificazione, l’alunno non sarà riammesso in classe e
verrà inviato in Dirigenza.
4. RITARDI ED INGRESSI POSTICIPATI DEGLI ALUNNI
I ritardi fino a dieci minuti, saranno giustificati, con comunicazione scritta dai genitori, al Docente della
prima ora. Se i ritardi sono abituali o superiori ai dieci minuti, l’alunno sarà inviato in Dirigenza o, per la
scuola Primaria, dall’insegnante coordinatore di classe. Di ciò sarà dato avviso alla famiglia.
Gli ingressi posticipati, occasionali, debbono essere giustificati dai genitori.
5. RISPETTO DELLE SUPPELLETTILI
Gli alunni sono tenuti a rispettare le suppellettili e i locali della scuola.
Per qualsiasi danno causato volontariamente, la famiglia dell’alunno è responsabile e deve risarcire la
scuola o il proprietario. Nel caso non si riesca ad individuare il responsabile, pagherà l’intera classe o il
gruppo responsabile.
6. ORARIO DI SEGRETERIA E DIRIGENZA
Si prega di rispettare il seguente orario di ricevimento del pubblico:
SEGRETERIA: – dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 13.20;
– il sabato dalle 9.00 alle 12.00
– i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 16.00 (in presenza di attività didattiche)
DIRIGENZA: – su appuntamento.
7. ORARIO DI SERVIZIO DOCENTI
Ogni docente deve essere puntuale prima dell’orario di inizio della propria lezione. Ogni docente in servizio
alla prima ora deve trovarsi, come prescritto dal Contratto Nazionale di Lavoro, a scuola cinque minuti
prima dell’orario di inizio delle lezioni per accogliere gli alunni: in tale periodo è responsabile della
incolumità fisica degli stessi.
8. TENUTA DEL REGISTRO PERSONALE E DI CLASSE
I docenti devono sempre tenere aggiornato il proprio registro personale annotando le assenze degli alunni,
dove previsto, le osservazioni sul loro comportamento e rendimento scolastico, gli argomenti trattati
(scuola secondaria di primo grado) e l’agenda di modulo scuola primaria. Il registro personale deve essere
sempre riposto (ove previsto) nell’apposito cassetto in sala professori a disposizione della dirigenza e degli
eventuali supplenti.
Il piano di lavoro o programmazione deve essere sempre allegato al registro personale o trascritto negli
appositi spazi. L’originale del piano di lavoro dovrà essere consegnato al docente coordinatore nella
riunione ordinaria del consiglio di classe di ottobre e inserito nel registro dei verbali. I docenti devono
altresì firmare il registro di classe, per la scuola secondaria di primo grado per ogni ora di lezione / attività,
segnarvi gli alunni assenti, gli argomenti trattati, anche nelle ore di compresenza (e/o laboratorio), è
richiesta la firma apposta “di proprio pugno” dal docente e non la trascrizione del nome del professore da
parte di altri.
9. PROVE E VERIFICHE SCRITTE
Le verifiche scritte, per la scuola secondaria di primo grado, in numero di almeno 3 per quadrimestre per le
materie con prova scritta agli esami di Stato, vanno corrette e date in visione agli alunni, di norma, entro 15
giorni dalla data della loro effettuazione. In seguito vanno conservate a cura del docente nei contenitori
predisposti (o in cartellette personali degli alunni). Al termine dell’anno scolastico o su richiesta vanno
consegnate in dirigenza.
10. CAMBIO INDIRIZZO
Il personale docente ed A.T.A. è tenuto a comunicare in segreteria l’indirizzo, e il numero telefonico. E’
sempre tenuto a comunicare immediatamente in segreteria le variazioni per iscritto.
11. PERMESSI
E’ necessario avvisare sempre tempestivamente la dirigenza o la segreteria della scuola per eventuali
assenze o impedimenti a causa di malattia.
Le comunicazioni telefoniche fatte da luogo diverso da quello della residenza abituale devono essere
seguite da comunicazione telegrafica, fax o e-mail con l’esatto indirizzo del mittente per gli accertamenti
medico-fiscali. Per le assenze superiori a tre giorni la domanda e la relativa certificazione medica vanno
inoltrate per raccomandata o fatte recapitare a mano.
12. CONSEGNE Al SUPPLENTI
E’ opportuno mettersi in contatto con gli eventuali supplenti, per fornire loro indicazioni di metodo e di
programma da svolgere, mediante annotazioni scritte da consegnare in dirigenza (se si tratta di congedo
accordato in anticipo) o mettendosi in contatto telefonico con il supplente tramite la scuola.
13. SCIOPERI DEL PERSONALE
In occasione di scioperi del personale sarà data comunicazione, nel rispetto delle norme vigenti, alle
famiglie del servizio funzionante e degli eventuali provvedimenti adottati dalla Dirigenza.
14. DIVIETO DI FUMARE
All’interno dell’edificio scolastico è vietato a chiunque fumare. Il divieto è esteso anche agli spazi esterni di
pertinenza della scuola e vale anche per le cosiddette sigarette elettroniche.
La vigilanza relativa all’applicazione del divieto nelle scuole spetta a tutti gli adulti, docenti e non; i soggetti
preposti alla contestazione/verbalizzazione delle infrazioni sono i Responsabili di Plesso che provvederanno
alla successiva segnalazione alla Direzione. I trasgressori sono soggetti al pagamento di una Sanzione
amministrativa di € 27,50 (raddoppiata in caso di recidiva o qualora la violazione sia commessa in presenza
di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di bambini). In caso di recidiva inoltre il
Consiglio di Classe può disporre – nei confronti degli allievi – la sospensione da 1 a 3 giorni.
15. ASSENZE ALUNNI
L’insegnante della prima ora del mattino o del pomeriggio provvede alla giustificazione.
Le assenze vanno registrate sul registro di classe e sul registro personale dell’insegnante (scuola secondaria
di primo grado). Si invitano i genitori a comunicare la necessità di assenze prolungate per motivi validi. I
coordinatori delle classi devono segnalare al Dirigente Scolastico i casi di assenze ripetute e di assenze non
sufficientemente giustificate.
L’art. 11 del d.lgs n. 59 del 19/02/2004 stabilisce, per la scuola secondaria,: “Ai fini della validità dell’anno,
per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono
autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Al Collegio dei Docenti spetta stabilire
eventuali criteri di deroga mentre ai Consigli di Classe la loro applicazione in sede di scrutinio finale.
16. ASSENZE ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
I docenti di sostegno sono tenuti ad avvisare sempre e comunque la segreteria e/o l’insegnante che si
occupa delle sostituzioni in caso di assenza dei ragazzi che seguono durante le ore di sostegno. In questo
caso detti insegnanti saranno utilizzati nell’orario di servizio per la sostituzione di colleghi assenti.
17. COMPITI A CASA
E’ opportuno assegnare agli alunni alcune attività da svolgere a casa (esercizi scritti, lezioni da studiare). I
consigli dì classe e i moduli dovranno concordare i criteri di assegnazione dei compiti. I giorni delle verifiche
in classe vanno comunicati con congruo anticipo agli alunni e trascritti nel registro di classe (scuola
secondaria di primo grado) e nell’agenda settimanale di modulo (scuola primaria) per far conoscere ai
colleghi tali impegni per evitare più verifiche lo stesso giorno. Gli insegnanti dovranno evitare di assegnare
compiti il giorno del rientro pomeridiano per il successivo.
18. INTERVALLO
L’intervallo va gestito in termini educativi dai docenti in servizio durante il periodo stabilito da ciascun
plesso e sono sempre responsabili di quanto può accadere agli alunni della classe affidatagli o dei danni a
persone o cose causate dai propri alunni. Si raccomanda una diligente vigilanza.
19. UTILIZZO PALESTRA
Possono accedere alla palestra solo le classi accompagnate dai docenti. Possono svolgervi attività didattica
solo gli insegnanti di educazione fisica o, per la scuola primaria, gli insegnanti assegnati all’attività motoria.
20. USO DI APPARECCHI ELETTRICI E TELEFONI CELLULARI
L’uso di attrezzature elettriche è consentito da parte degli studenti solo sotto la supervisione di un docente
e solo per ragioni didattiche; lo studente deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal
Docente per l’uso in sicurezza delle attrezzature. Quando non in uso, le attrezzature devono essere spente
e, se possibile, conservate in armadi dotati di chiusura adeguata.
Ai sensi della nota ministeriale n. 30 del 15/03/2007 (avente per oggetto “Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di telefoni cellulari…”) è fatto divieto assoluto di utilizzo dei cellulari in tutti gli ambienti
scolastici e nei vari momenti della giornata compresi quelli della ricreazione e del cambio ora, in primis, per
salvaguardare il sereno e proficuo svolgimento delle attività di insegnamento–apprendimento e, in seconda
battuta, per prevenire il possibile insorgere di situazioni che, a causa di un distorto uso dello strumento,
possano configurarsi come atti illeciti e perseguibili per legge. Ai trasgressori saranno applicate (eventualmente
anche su segnalazione del personale non docente) le sanzioni come previsto dal regolamento
disciplinare (cfr. tabella A pag. 18).
Avvertenza: solo in caso di effettiva urgenza e gravità, constatate e confermate dal personale scolastico in
servizio, e qualora non fosse possibile utilizzare con altrettanta immediatezza ed efficacia i telefoni fissi
della scuola, sarà eccezionalmente concesso all’alunno di utilizzare il proprio cellulare e/o quello di altri.
Si rammenta infine che ai sensi della Circolare Ministeriale n. 362/98 il divieto di utilizzare telefoni cellulari
durante lo svolgimento di attività didattiche opera anche nei confronti del personale docente salvo singoli e
specifici casi da comprovare ed autorizzati preventivamente dal Dirigente Scolastico. Per il Personale Ata,
pur non essendo previsto ad oggi dalla normativa un analogo divieto, si raccomanda un uso del proprio
cellulare limitato a casi di effettiva necessità e a chiamate di brevissima durata.
21. AULE SPECIALI E LABORATORI
Le aule speciali e i laboratori rimarranno chiusi a chiave quando non siano occupati da lezioni previste
dall’orario. I referenti – all’uopo delegati dal DSGA – rispondono del materiale custodito nell’aula e
dell’arredo.
22. SPOSTAMENTI
Gli alunni non possono essere inviati da soli alla ricerca di materiali, libri, registri o altro e devono essere
sempre accompagnati dall’insegnante o da un collaboratore scolastico.
Al cambio di lezione gli alunni, se necessario, si sposteranno da un’aula all’altra accompagnati
dall’insegnante ordinatamente e senza correre. Prima dell’inizio della lezione successiva, con altro
insegnante, dovranno essere ricondotti in classe.
23. RESPONSABILITA’
Il personale scolastico risponde della incolumità degli alunni. Di norma il docente dell’ora risponde per gli
alunni a lui affidati. Il cambio dell’ora è particolarmente critico pertanto gli spostamenti dei docenti
dovranno avvenire nel modo più rapido possibile. Nell’attesa debbono essere affidati ad un collaboratore
scolastico.
Il docente che inizia dopo la prima ora, o con ora buca, al suono della campana deve essere già pronto per
entrare in classe. Il docente che termina le lezioni, o con ora buca. deve attendere in classe il docente
dell’ora successiva.
24. FOTOCOPIE
Onde razionalizzare l’utilizzo delle macchine e risparmiare sui costi di gestione e potenziare i mezzi didattici,
tutte le operazioni di fotocopiatura devono essere previste per tempo. È istituito un registro per fotocopie.
L’uso della fotocopiatrice è riservato al personale collaboratore scolastico che ne è competente. Sul registro
va segnalata la data, il numero delle copie, il nome del docente e la classe. Per un’adeguata
programmazione delle attività dei Collaboratori Scolastici, i docenti sono tenuti a consegnare gli originali da
fotocopiare almeno con un giorno (lavorativo) di anticipo.
25. PRENOTAZIONE SPAZI
È necessario prenotare le aule polivalenti o speciali in uso a più classi ed a più insegnanti, in modo da
razionalizzarne l’uso.
26. TENUTA AULE E LOCALI SCOLASTICI
Ogni insegnante deve provvedere a che gli spazi dell’aula normale o speciale, ivi inclusi i materiali, siano
organizzati e lasciati in modo che chiunque possa, entrando, svolgere il proprio lavoro
27. INFORTUNI ALUNNI
In caso di lieve infortunio, gli addetti al primo soccorso designati (docenti e collaboratori
scolastici) prestano il primo soccorso con i mezzi a disposizione (cassetta di primo soccorso) e secondo
quanto appreso al corso di formazione, dandone comunicazione ai genitori.
Nei casi più gravi il personale, provvederà a telefonare immediatamente al pronto soccorso, ad avvertire la
Direzione e ad avvisare la famiglia.
L’insegnante dell’alunno infortunato è tenuto a relazionare riguardo all’infortunio in modo circostanziato
utilizzando l’apposito modello, consegnandolo o facendolo pervenire al Dirigente Scolastico il giorno stesso.
ART. – 23 SICUREZZA DEGLI ALUNNI E DEI LAVORATORI
1. Il Dirigente Scolastico, essendo il Dirigente di più alto livello presente nell’Istituto, secondo quanto
previsto dall’Art. 2 comma 1 lettera b) del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. è individuato come “Datore di Lavoro” ed
è tenuto a dare applicazione al D.Lgs 81/2008 e s.m.i. ed al Regolamento applicativo per la sicurezza nelle
scuole, per quanto di competenza.
2. A tal fine si avvale della collaborazione :
* in primo luogo dell’Amministrazione Comunale, tenuta in base alla normativa vigente alla fornitura e alla
manutenzione dei locali e degli impianti;
* del Servizio di Prevenzione e Protezione;
* del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e di tutto il personale, per quanto di rispettiva
competenza.
3. È stato predisposto il Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività
scolastica conforme a quanto previsto dall’Art. 28 del D.Lgs 81/2008 e contenente anche l’individuazione
delle misure di prevenzione e protezione da adottare a carico della scuola. Tale documento è oggetto di
revisione periodica, secondo il disposto della normativa vigente di cui sopra.
4. Le criticità riscontrate e i relativi rischi che riguardano gli ambienti di lavoro e gli impianti, vengono
periodicamente comunicati all’Amministrazione Comunale che provvede alla presa in carico del problema e
alla soluzione dello stesso.
5. Per ogni edificio scolastico è previsto:
* un piano di emergenza condiviso anche con gli alunni attraverso prove e simulazioni
* l’individuazione di addetti alla prevenzione incendi e al primo soccorso previa idonea formazione.
ART. – 24 USO LOCALI SCOLASTICI
1. L’utilizzo per finalità attinenti le funzioni istituzionali della scuola (spettacoli, feste, corsi di formazione,
assemblee personale e genitori etc.) potrà essere autorizzato direttamente dal Dirigente Scolastico.
2. L’utilizzo dei locali al di fuori dell’orario scolastico da parte dei soggetti terzi, viene concesso dal Consiglio
d’Istituto, o su sua delega dal Dirigente, previa richiesta che l’interessato dovrà far pervenire all’Amministrazione
Comunale e all’Istituto Comprensivo. In base alla normativa gli edifici scolastici e le attrezzature
possono essere utilizzati, fuori dell’orario del servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della
scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile; il Comune ha facoltà di disporre la temporanea
concessione, previo assenso del Consiglio d’Istituto o del Dirigente Scolastico.
3. La domanda deve essere presentata di norma con 15 giorni di anticipo all’Ente Locale e, per conoscenza,
al Dirigente Scolastico. Il nulla osta, con le eventuali condizioni d’uso in ordine alla sicurezza all’igiene e al
rispetto delle strutture, sarà inviato all’Amministrazione Comunale e per conoscenza agli interessati.
4. In caso di inosservanza delle condizioni d’uso sarà facoltà del Consiglio revocare l’autorizzazione.
5. L’uso del materiale didattico e audiovisivo non è consentito a persone o associazioni estranee alla scuola
salvo esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico sulla base di motivata richiesta.
ART. 25 – ASSEMBLEE
1. Le assemblee dei genitori possono essere di classe, modulo, plesso. Qualora le assemblee si svolgano nei
locali dell’Istituto, la data, l’orario di svolgimento e l’ordine del giorno di ciascuna di esse devono essere
concordate di volta in volta con il Dirigente Scolastico.
2. Il Dirigente scolastico valuterà le richieste e autorizzerà la convocazione; l’assemblea si svolgerà fuori
dell’orario delle lezioni.
3. Tutte le richieste di assemblea saranno presentate almeno 5 giorni prima.
4. Durante gli incontri tra docenti e famiglie o le assemblee tra soli genitori che si svolgano in orario
extrascolastico, essendo la scuola chiusa e non essendo pertanto previste né attività didattiche né servizio
di sorveglianza, non si devono portare a scuola gli alunni. I genitori che, non potendo assolutamente agire
diversamente, si trovassero costretti a farlo se ne assumono ogni responsabilità.
ART. 26 – BIBLIOTECHE DI PLESSO E SUSSIDI DIDATTICI
1. Esiste presso la scuola secondaria di primo grado una biblioteca a disposizione degli insegnanti; in ogni
plesso vi sono biblioteche per gli alunni; gli insegnanti sono responsabili della conservazione e dei prestito
dei libri.
2. I sussidi inventariati non potranno essere eliminati, anche se fuori uso, ma dovranno essere consegnati
alla Direzione per il successivo scarico dai registri inventariali.
ART. 27 – ACCESSO E PROPAGANDA NELLE SCUOLE
1. ACCESSO NEI LOCALI SCOLASTICI
L’ingresso agli edifici scolastici è, di norma, interdetto a genitori ed estranei con le seguenti eccezioni:
* genitori ed estranei espressamente autorizzati dal Dirigente Scolastico ed invitati dai docenti con funzioni
di “esperti” per lo svolgimento di attività scolastiche e parascolastiche;
* rappresentanti dei genitori facenti parte degli Organi Collegiali elettivi per lasciare il materiale didattico
(fotocopie, libri, ecc.) ai collaboratori scolastici per farlo recapitare agli insegnanti. Qualora questi abbiano
necessità di parlare con un docente, per questioni attinenti alle loro funzioni, lo faranno chiamare da un
collaboratore scolastico che rimarrà in classe a vigilare sugli alunni;
* personale del Comune, a condizione che la presenza sia stata preventivamente comunicata alla Direzione
dai competenti uffici comunali e motivata da ragioni di servizio;
* estranei che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’uso dei locali in orario extrascolastico dagli organi
competenti;
* per gravi motivi e comunque solo su autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di Plesso,
sarà permesso l’ingresso ad altri soggetti.
2. PROPAGANDA E PUBBLICITA’ NELLE SCUOLE
Tutti i volantini e manifesti, per essere distribuiti all’interno della scuola, devono essere prima visionati dal
Dirigente Scolastico che ne autorizza la distribuzione tenendo conto di quanto segue:
a) si accettano volantini e manifesti, su attività rivolte agli alunni o ai genitori provenienti direttamente o
patrocinati dall’Amministrazione Comunale, dalla Parrocchia o dalla Proloco o da Enti pubblici sovra
territoriali quali Comunità Montana, Provincia, Regione o Asl.
b) durante la propaganda elettorale delle votazioni scolastiche non si accettano volantini e manifesti che
esprimano preferenze per uno o più candidati; si distribuiscono i volantini firmati dai rappresentanti dei
genitori, degli insegnanti, del personale ATA (esclusi rappresentanti sindacali e di partito), dei Consigli di
Interclasse, di Istituto, che invitano i loro elettori a delle riunioni di illustrazione dei programmi delle liste.
3. PROPAGANDA ELETTORALE DURANTE LE VOTAZIONI SCOLASTICHE
(Art. 35 dell’ O.M. n. 215 del 15.07.1991)
a. L’illustrazione dei programmi può essere effettuata soltanto dai presentatori di lista, dai candidati, dalle
organizzazioni sindacali dalle associazioni dei genitori e dalle organizzazioni professionali riconosciute dal
Ministero della Pubblica Istruzione per le rispettive categorie da rappresentare.
b. Le riunioni per la presentazione dei candidati e dei programmi possono essere tenute dal 30 al 20 giorno
antecedente a quello fissato per le votazioni (dal 30 al 20 giorno nel caso di elezioni contestuali di organi
collegiali a livello diverso) e per lo stesso periodo sono messi a disposizione gli appositi spazi per l’affissione
degli scritti riguardanti l’illustrazione dei programmi. Nello stesso periodo è consentita la distribuzione, nei
locali della scuola, di atti relativi ai programmi.
c. Le richieste per le riunioni sono presentate dagli interessati al Dirigente Scolastico entro il 10° giorno
antecedente a quello fissato per le votazioni.
d. Per le elezioni dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto è consentito di tenere, fuori dell’orario di
servizio, riunioni negli edifici scolastici. Dette riunioni sono riservate agli elettori delle varie categorie da
rappresentare negli orari collegiali stessi.
e. Il Dirigente Scolastico stabilisce il diario delle riunioni, tenuto conto dell’ordine di richiesta delle singole
liste e, per quanto possibile, della data indicata nella richiesta. Del diario stabilito è data comunicazione ai
rappresentanti delle liste richiedenti.
ART. 28 – VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE PER ATTIVITA’ SPORTIVE E CULTURALI
1. Il Consiglio di Istituto di Induno Olona, nella convinzione che le attività svolte all’esterno della scuola
costituiscano una preziosa occasione di arricchimento personale, culturale e sociale oltre che di
approfondimento e consolidamento di quanto appreso durante le lezioni, fissa come segue i criteri e le
condizioni per lo svolgimento di tali attività.
2. TIPOLOGIE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE ESTERNE
a – Escursioni, cioè uscite a piedi delle scolaresche, nei dintorni della scuola, con finalità didatticoricreative,
per mete o con itinerari idonei e non pericolosi. Per la realizzazione delle escursioni la Scuola
dovrà preventivamente acquisire all’atto delle iscrizioni e/o all’inizio dell’anno scolastico, il consenso degli
esercenti la patria potestà familiare sugli alunni, espresso con formula conforme al modello in uso;
mentre per le attività sotto indicate l’autorizzazione andrà acquisita di volta in volta.
b – Viaggi e visite d’integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza
dei Paese o anche della realtà dei Paesi esteri, la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, la
visita presso complessi aziendali, mostre, località di interesse storico – artistico, sempre in coerenza con gli
obiettivi del POF.
c – Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali considerati come momenti conclusivi di progetti in cui
siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali.
d – Viaggi connessi ad attività sportive che devono avere anch’essi valenza formativa, anche sotto il profilo
dell’educazione alla salute. Rientrano in tale tipologia manifestazioni sportive scolastiche nazionali ed
internazionali, nonché le attività in ambiente naturale, quali la settimana bianca e quelle rispondenti a
significative esigenze a carattere sociale, anche locale.
Tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica della scuola ed essere coerenti
con gli obiettivi didattici e formativi propri di ciascun settore scolastico, nella puntuale attuazione delle
finalità istituzionali, volte alla promozione personale e culturale degli allievi ed alla loro piena integrazione
scolastica e sociale.
3. Si effettuano viaggi di istruzione nei limiti della disponibilità di spesa iscritta nei relativi aggregati e voci.
4. Ogni Consiglio di Classe, consultate tutte le componenti (alunni, docenti, genitori), definirà le visite
guidate e il viaggio di istruzione in relazione alla meta, alle relative spese ed alla presumibile data, nella
programmazione d’inizio anno scolastico; successivamente il Consiglio di Istituto approverà tali attività, con
tutti gli elementi utili (accompagnatori, data, meta, spesa, ditta di trasporto o mezzo di trasporto, orario di
partenza e di rientro, ecc.). In sede di consiglio di classe o interclasse potranno essere proposte tipologie di
viaggi di istruzione diverse o mete differenti. Verrà effettuato il viaggio che risponderà alla percentuale di
adesioni di cui seguente comma 12.
5. E’ consigliabile effettuare l’uscita accorpando, di volta in volta, almeno due classi, per ridurre la spesa.
6. Ad ogni docente saranno affidati al massimo 15 alunni. In presenza di alunno portatore di handicap, è
prevista la partecipazione dell’insegnante di sostegno.
7. Tutti i partecipanti devono essere assicurati contro gli infortuni e per la responsabilità civile per danni
contro gli infortuni e per la responsabilità civile per danni cagionati a terzi e muniti di idoneo documento di
riconoscimento.
8. E’ consentita, in casi particolari, (se concordato con gli insegnanti) la partecipazione dei genitori, a
proprie spese, sotto la propria responsabilità e in regola con l’assicurazione.
9. E’ fatto divieto agli alunni di allontanarsi da soli, o a piccoli gruppi, dagli insegnanti accompagnatori; è
inoltre fatto divieto ai genitori, durante la gita, di allontanarsi con i figli o di interferire con le attività.
10. E’ fatto divieto di utilizzare mezzi privati non autorizzati.
11. Ad ogni partenza si dovrà sempre controllare con l’appello nominativo la presenza degli alunni.
12. Essendo il viaggio di istruzione o la visita didattica un’attività scolastica a tutti gli effetti, l’adesione da
parte degli alunni dovrà essere la più ampia possibile (almeno il 67% per classe). Eventuali variazioni di
detta percentuale saranno oggetto di apposita delibera da parte del Consiglio di Istituto.
13. Gli accorpamenti fra le classi, in caso di necessità, potranno essere fatti tra sedi e plessi diversi.
14. I docenti accompagnatori, prima della partenza, controlleranno tutti i documenti secondo l’ordine di
servizio del viaggio.
15. Tutte le uscite dovranno sempre essere rispondenti ai requisiti richiesti dalla C.M. n. 291 del 14 ottobre
1992, che disciplina la materia. A detta C.M. n. 291/92 si fa esplicito riferimento e si rinvia per le parti non
considerate nel presente regolamento.
16. Le visite didattiche e i viaggi di istruzione si effettuano per perseguire obiettivi educativi e didattici
quali: la conoscenza dell’aspetto storico – artistico – culturale del territorio; la conoscenza degli aspetti
naturalistici e ambientali; la conoscenza degli aspetti produttivi; la consapevolezza di contribuire ad un
progetto o lavoro comune; sapere organizzare il proprio lavoro in funzione dell’attività da svolgere;
facilitare l’interazione con l’ambiente esterno; apprendere in un ambiente diverso da quello scolastico;
favorire la socializzazione.
17. L’intera gestione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione o connessi ad attività sportive in Italia o
all’estero rientra nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno
delle istituzioni scolastiche.
18. La scuola determina, pertanto, autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione dell’iniziativa
in modo che sia compatibile con l’attività didattica, nonché il numero di allievi partecipanti, le destinazioni e
la durata, (C.M. 2.10.96, n. 623)
19. Per quanto riguarda la quota pro-capite degli alunni, relativa alle visite d’istruzione verrà divisa la spesa
totale per il numero dei partecipanti arrotondando all’Euro successivo.
Tutte le spese sostenute dai docenti durante le visite d’Istruzione – per conto dell’istituzione scolastica –
verranno rimborsate dall’Istituto previa adeguata documentazione.
20. Gli alunni che per motivi di salute o per il mancato consenso degli esercenti la patria potestà familiare,
non possono prendere parte alle attività in titolo, verranno affidati ad altri insegnanti in servizio nella sede
scolastica dagli stessi frequentata, al verificarsi delle visite e dei viaggi educativi e didattici.
21. Il Consiglio di Istituto prevede nel bilancio di previsione relativo ad ogni esercizio finanziario, le somme
a parziale copertura del costo della attività didattiche esterne, cui gli alunni saranno chiamati a contribuire
direttamente con modeste quote personali di partecipazione.
Poiché la disponibilità finanziaria dell’Istituto in ordine alla sovvenzione delle attività scolastiche esterne
risulta assai limitata, saranno accettati versamenti su apposito c/c postale da parte di Enti e di privati
(familiari degli alunni compresi) al bilancio dell’Istituto stesso, vincolati all’utilizzo per tale attività e per
determinate classi o sezioni.
Al Dirigente viene riservata la facoltà di sovvenzionare la partecipazione alle attività scolastiche esterne
degli alunni di cui sia stato riconosciuto lo stato di impossibilità o di grave disagio economico,
compatibilmente con le disponibilità di bilancio (cfr. art. 29).
Ove il viaggio di istruzione o educativo venga gratuitamente offerto da terzi (persone giuridiche o persone
fisiche) non essendoci gestione di fondi dell’Istituto fuori del bilancio dell’Istituto, le competenze degli
organi scolastici sono limitate all’organizzazione e alla verifica delle condizioni di legge ed amministrative
relative alla congruità didattico educativa dell’attività didattica esterna ed alla sicurezza per i partecipanti
alla stessa.
22. E facoltà del Consiglio di Classe, o del team dei docenti, valutare l’opportunità di partecipazione al
viaggio d’istruzione degli alunni che abbiano tenuto un comportamento scorretto tale da pregiudicare la
sicurezza e lo svolgimento in serenità del viaggio stesso, o siano incorsi in sanzioni disciplinari.
L’attribuzione del 7 in condotta viene considerata di per sé causa di esclusione dalle visite e dai viaggi
d’istruzione, fatti salvi casi particolari oggetto di deroga da parte del Consiglio di Classe e/o del Dirigente
Scolastico. I Docenti avvertiranno i Genitori delle eventuali esclusioni.
ART. 29 – DIFFUSIONE DEL REGOLAMENTO
1. Il presente regolamento verrà divulgato con le seguenti modalità:
a. pubblicazione sul sito Istituzionale della scuola;
b. distribuzione di una copia cartacea nei plessi;
c. lettura e commento in classe – da parte dei docenti – degli articoli che riguardano gli allievi.
ART. 30 – NORME FINALI
1. Ogni modifica al presente documento dovrà essere approvata dal Consiglio d’ Istituto.
2. Fanno parte integrante del presente documento il regolamento di disciplina, le carte dei diritti e dei
doveri degli alunni, dei genitori, dei docenti e del personale ata.
3. Il presente regolamento d’Istituto è inoltre integrato, per le parti di competenza, dai singoli Regolamenti
di Plesso esposti nei plessi e pubblicati sul sito internet della scuola.
4. Per tutto quanto non previsto si fa riferimento alle disposizioni della normativa vigente.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Art.1 (Mancanze disciplinari).
Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella
scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti dell’istituto, la cui
violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento.
Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino
discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di
salute, razza e sesso.
Verranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei
confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente
ne conseguano.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici, comportandosi in modo
da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni
organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto.
Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico.
Art.2 (Responsabilità disciplinare).
La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione di
profitto. Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un
qualsiasi adulto in attività di servizio presso l’Istituto.
La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti
della comunità scolastica e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto.
Art.3 (Sanzioni disciplinari).
Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la sospensione dalle lezioni, dallo scrutinio e/o dall’esame di
stato: esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello studente.
Le sanzioni disciplinari sono irrogate per iscritto o oralmente, per quanto riguarda la sola ammonizione
orale, sono sempre adeguatamente motivate, e vengono notificate allo studente interessato.
I provvedimenti di sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle famiglie degli studenti
interessati.
Art.4 (Ammonizione).
L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è irrogata dal Dirigente Scolastico, in accordo
col docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è inserito lo studente.
L’ammonizione può essere in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del provvedimento, o
scritta su apposita indicazione del Consiglio di Classe.
Art.5 (Sospensione).
La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze disciplinari, per un periodo non superiore a
quindici giorni: l’irrogazione della sospensione è di competenza del dirigente scolastico, su delibera del
Consiglio di Classe.
Il procedimento di sospensione ha inizio con la convocazione, da parte del dirigente, dell’organo di
disciplina. Il provvedimento disciplinare verrà comunicato alla famiglia dell’alunno per iscritto.
Art. 6 (Sospensione superiore ai 15 gg ed esclusioni dallo scrutinio/esame di stato).
a. Nel caso di azioni di particolare gravità che violino la dignità ed il rispetto dovuto alla persona umana o
che causino situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità delle persone e che si possano quindi
configurare in astratto sotto la forma di reati di rilevanza penale, è previsto l’allontanamento dalla
comunità scolastica per un periodo superiore ai 15gg.
b. In caso di recidiva e nell’impossibilità di realizzare un reinserimento responsabile dell’alunno nella
comunità in tempi brevi, può essere disposto l’allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.
c. In casi ancor più gravi ed eccezionali, lo studente potrà essere escluso dallo scrutinio finale e/o non
ammesso all’Esame di Stato conclusivo.
Le sanzioni di cui alla lettera m) e successive della tabella sono irrogate dal Consiglio d’Istituto mentre il
Consiglio di Classe e il Dirigente Scolastico svolgono la fase istruttoria del procedimento.
Art.7 (Conversione delle sanzioni).
L’organo che commina la sanzione offre, compatibilmente con le risorse organizzative interne, la possibilità
di convertirla in attività a favore della comunità scolastica, liberamente individuate nello stesso
provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla mancanza disciplinare.
Queste attività, che possono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione, possono consistere, a titolo
esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione di spazi, o pulizie.
La conversione della sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare l’allontanamento dalla
comunità scolastica.
Art.8 (Procedura per i procedimenti disciplinari).
a) II Procedimento disciplinare inizia con la comunicazione alla famiglia dell’avvio della procedura così da
consentire alla famiglia dell’alunno di esporre le proprie ragioni.
b) Trascorso il tempo indicato nella comunicazione, il dirigente porta il caso all’attenzione del primo
Consiglio di classe o lo convoca d’urgenza.
c) Contro le sanzioni di cui al presente articolo è ammesso reclamo entro 15gg. dalla ricevuta
comunicazione, esclusivamente in forma scritta, all’Organo di Garanzia dell’Istituto.
d) Ai sensi dell’art. art. 5 comma 2 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 è istituito l’organo di garanzia
dell’Istituto Comprensivo di Induno Olona.
 ORGANO DI GARANZIA
Il Consiglio di Istituto nomina l’Organo di Garanzia della scuola che risulta composto da:
 Dirigente Scolastico, membro di diritto e Presidente dell’Organo stesso;
 2 Docenti (più un supplente) designati dal Consiglio d’Istituto;
2 genitori (più un supplente) designati dal Consiglio d’Istituto;
L’ Organo di Garanzia, il cui incarico è triennale, ha il compito di decidere in via definitiva sui ricorsi
presentati da chi esercita la patria potestà avverso le sanzioni disciplinari di cui al presente regolamento.
Il Comitato di Garanzia viene convocato dal D.S. entro 10 gg. dal ricevimento del ricorso pervenuto in forma
scritta dagli esercenti la patria potestà.
L’Organo è da ritenersi validamente insediato quando siano intervenuti almeno tre componenti; le decisioni
vengono prese a maggioranza dei presenti, in caso di parità, il voto del Presidente risulta determinante.
Eventuali componenti coinvolti nei fatti oggetto di decisione, dovranno astenersi dal partecipare alle
sedute. La presenza di astenuti nelle votazioni determina un conseguente abbassamento del quorum
necessario per ottenere la maggioranza. Le sedute sono verbalizzate su apposito registro. Qualora l’Organo
di Garanzia non decida entro il termine previsto, la sanzione dovrà ritenersi confermata.
L’Organo di Garanzia, infine, decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della Scuola in merito
all’applicazione del presente regolamento.
 ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
Contro le violazioni dello Statuto delle studentesse e degli studenti , anche contenuto nel presente
Regolamento, è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Regionale secondo le modalità stabilite dall’art. 2
DPR 235 /2007.
Art.9 (diritto di difesa).
Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che prima lo studente interessato sia stato
invitato ad esporre le proprie ragioni.
Art.10 (pubblicazione ed efficacia).
Il regolamento e ogni sua modifica entrano in vigore dal momento della loro affissione all’albo on line
dell’Istituto. La scuola si impegna a diffondere la conoscenza del regolamento tra gli alunni e le loro
famiglie.
TABELLA A
Esempi di sanzioni disciplinari da applicare in caso di violazioni del Regolamento di Disciplina
o al verificarsi di atti e comportamenti scorretti

VIOLAZIONE SANZIONE ORGANO COMPETENTE
Mancanza ai doveri scolastici.
Venire a scuola senza materiale; non
eseguire i compiti assegnati; rifiutarsi
di eseguire il compito in classe,
creare confusione, ecc.
In presenza di trasgressioni i docenti
procedono ad un richiamo verbale e
qualora il comportamento sia
reiterato provvedono ad avvisare le
famiglie.
Docenti della classe
Utilizzo di materiale non attinente
alle attività scolastiche (per es.
giochi, giornalini, game-boy, carte,
ecc.)
Ritiro, temporaneo, del materiale ed
ammonizione prima verbale e poi
scritta sul registro e sul diario
dell’alunno perché la famiglia sia
informata.
Docenti della classe
Danni, volontari, a materiale
scolastico altrui o della collettività, a
locali, arredi, attrezzature, a spazi
interni ed esterni, al patrimonio della
scuola
Comunicazione scritta ai genitori. Dirigente Scolastico
In caso di sospensione: Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti
della classe
Gravi azioni che incidono sul
regolare andamento delle attività
didattiche
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Offesa alle persone, alle
istituzioni, alle credenze religiose ed
al patrimonio culturale di ciascun
individuo
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Accensione e utilizzo di telefoni
cellulari da parte degli alunni
all’interno dell’edificio scolastico e
durante le visite guidate.
Ritiro del cellulare e riconsegna ad
uno dei genitori. Nota sul registro di
classe.In caso di recidiva sospensione dalle
lezioni da 1 a 5 giorni.
Docenti della classe
In caso di sospensione: Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti
della classe
Uso del telefonino a scuola o
durante le gite per riprendere
persone, inconsapevoli, mediante
foto o video per farne un utilizzo
illegale
Sospensione da 1 a 5 giorni ed
eventuale denuncia alle autorità
competenti.
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Offese, oltraggio al personale
della scuola, ai compagni ed alle
compagne
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Recidive da parte di un alunno già
sospeso nella trasgressione di cui ai
punti da c) ad h)
Sospensione dalle lezioni fino a 15
giorni
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Mancata osservanza del divieto di
fumo nei locali e nelle pertinenze
della scuola
1) Sanzione amministrativa di €
27,50 € (raddoppiata in caso di
recidiva o qualora la violazione sia
commessa in presenza di una donna
in evidente stato di gravidanza o in
presenza di bambini);
2) sospensione da 1 a 3 giorni
Responsabili di Plesso in quanto
soggetti preposti alla vigilanza e
all’osservanza del divieto di fumo
Dirigente Scolastico su proposta dei
docenti della classe
Azioni di particolare gravità che
violino la dignità ed il rispetto dovuto
alla persona umana (aggressioni,
minacce, ingiurie) o che causino
situazioni di potenziale pericolo per
l’incolumità delle persone (incendi,
allagamenti, devastazioni) e che si
possano quindi configurare in
astratto sotto la forma di reati di
rilevanza penale
Allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo superiore
ai 15gg.
Consiglio d’Istituto
Su proposta del Dirigente Scolastico
e del Consiglio di Classe
casi di recidiva con impossibilità di
realizzare un reinserimento
responsabile dell’alunno nella
comunità in tempi brevi
Allontanamento fino al termine
dell’anno scolastico
Consiglio d’Istituto
Su proposta del Dirigente Scolastico
e del Consiglio di Classe
casi ancor più gravi ed eccezionali esclusione dallo scrutinio finale e/o
dall’ammissione all’Esame di Stato
conclusivo
Consiglio d’Istituto
Su proposta del Dirigente Scolastico
e del Consiglio di Classe

LA CARTA DEGLI ALUNNI
DIRITTI
E DOVERI
1) Tutti gli alunni hanno il diritto di essere rispettati come persona dagli adulti che si occupano di loro. Essi
hanno il diritto di comprendere eventuali rimproveri che sono loro diretti per correggere comportamenti
inadeguati e non per mettere in discussione il loro valore di persona.
2) Gli alunni hanno il dovere di salutare educatamente e rispettare tutti gli adulti, insegnanti ed operatori,
che si occupano della loro educazione evitando anche l’aggressività verbale.
3) Tutti gli alunni hanno il diritto di crescere e di sviluppare la propria persona in autonomia e stima di sé.
4) Gli alunni hanno il dovere di eseguire le indicazioni fornite dall’insegnante attraverso un corretto
comportamento e impegno scolastico.
5) Tutti gli alunni hanno il diritto di apprendere secondo le proprie capacità e potenzialità.
6) Gli alunni si devono applicare con un impegno costante ed assiduo e rispettare l’orario stabilito dalla
scuola e frequentarla regolarmente.
7) Gli alunni hanno il diritto di usufruire degli spazi scolastici e di trascorrere il tempo scolastico in ambienti
sani, puliti e sicuri.
8) Gli alunni hanno il dovere di rispettare gli spazi, le attrezzature, gli arredi a loro dedicati con un
comportamento corretto e rispettoso delle strutture presenti, della condivisione comune e dei diritti degli
altri.
9) Gli alunni hanno diritto ad una pausa di ricreazione nei tempi stabiliti dai singoli plessi.
10) Gli alunni hanno il dovere di rispettare le regole che sono ispirate dalla convivenza civile.
11) Ogni alunno ha il diritto di manifestare le proprie idee e opinioni rispettando le regole di convivenza
civile.
12) Ogni alunno ha il dovere di rispettare le opinioni degli altri anche se non condivise.
13) Gli alunni hanno il diritto di essere seguiti durante il loro apprendimento, rispettati nelle proprie
capacità e potenzialità ricevendo l’aiuto necessario per conseguire il successo formativo.
14) Gli alunni hanno il dovere di eseguire i compiti assegnati a casa, di rispettare i tempi dei compagni
durante le attività scolastiche e di aiutarli in caso di difficoltà.
15) Ogni alunno ha diritto di conoscere la valutazione del proprio lavoro svolto in rapporto al percorso
didattico compiuto.
16) Ogni alunno ha il dovere di impegnarsi per ottenere risultati adeguati alle proprie capacità.
Per quanto non previsto si rinvia allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249/1998 come
modificato dal DPR 235/2007).
LA CARTA DEI GENITORI
DIRITTI
DOVERI
1) I genitori hanno il diritto che i loro figli siano educati senza discriminazioni basate sul colore della pelle,
sull’origine etnica, sulla nazionalità, sul sesso, sulle condizioni socio-economiche e su eventuali disabilità.
2) I genitori hanno il dovere di richiamare i propri figli al rispetto delle regole di convivenza civile.
3) I genitori hanno il diritto di vedere riconosciuto ai loro figli pieno accesso al sistema educativo in base
alle loro necessità, alle loro capacità ed ai loro meriti.
4) I genitori hanno il dovere di impegnarsi personalmente collaborando con la scuola nel processo
educativo e didattico dei propri figli, rispondendo personalmente di eventuali danni provocati dagli stessi.
5) I genitori hanno il diritto di avere colloqui, regolarmente programmati, con gli insegnanti durante l’orario
di ricevimento.
6) I genitori hanno il dovere di interessarsi in modo attento e coinvolgente alla vita scolastica. Hanno il
dovere di partecipare alle riunioni e/o colloqui fissati per informarli sull’andamento dell’attività didattica.
Hanno il dovere di attenersi, nel comunicare con gli insegnanti , ai colloqui fissati.
7) I genitori hanno il diritto di essere informati sul processo di apprendimento del proprio figlio.
8) I genitori hanno il dovere di rendere autonomo e responsabile il proprio figlio anche nell’organizzazione
dei libri e del corredo scolastico evitando la consegna durante le lezioni del materiale dimenticato e, per
motivi di sicurezza, di ritornare a scuola in orario extrascolastico.
9) I genitori hanno il diritto di veder salvaguardati la salute del proprio figlio e il completo utilizzo del
tempo scuola.
10) I genitori hanno il dovere di controllare che i figli arrivino a scuola in orario.
11) I genitori hanno il dovere di informare tempestivamente gli insegnanti in caso di malattie infettive,
pediculosi, intolleranze ed allergie.
12) I genitori hanno il diritto di conoscere, attraverso circolari o comunicazioni scritte, tutte le informazioni
legate alla vita scolastica.
13) I genitori hanno il dovere di controllare, quotidianamente, il diario, il quaderno degli avvisi o il libretto
scuola/famiglia e firmare le comunicazioni.
LA CARTA DEGLI INSEGNANTI
DIRITTI
DOVERI
1) I docenti hanno il diritto di chiedere agli alunni la giustificazione delle assenze e dei ritardi.
2) I docenti hanno il dovere di informare i genitori sul comportamento, sul profitto e sulle assenze degli
scolari.
3) I docenti hanno il diritto di conoscere informazioni sullo stato di salute avendone riguardo durante
particolari momenti scolastici (dieta alimentare, allergie…) rispettando la legge sulla Privacy.
4) I docenti hanno il dovere di assistere gli alunni in ogni momento della giornata scolastica, anche nei
momenti di intervallo.
5) I docenti hanno il diritto di richiedere informazioni sul Curriculum scolastico.
6) I docenti hanno il dovere di cooperare con i diversi ordini di scuola affinché sia garantita la continuità
scolastica dell’alunno.
7) I docenti hanno il diritto di attuare opportune strategie per correggere e contenere comportamenti
irriguardosi degli alunni.
8) I docenti hanno il dovere di attuare opportune strategie per correggere e contenere comportamenti
inadeguati.
Per quanto non previsto si rinvia al Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici (DPR 62/2013) e al
Codice Disciplinare Personale Docente (Decreto legislativo 297/1994).
LA CARTA DEL PERSONALE ATA
DIRITTI
DOVERI
1) Tutto il Personale ATA ha diritto:
• alla tutela della propria privacy;
• al rispetto da parte degli alunni,dei docenti e dei genitori;
• a partecipare a iniziative di aggiornamento per lo specifico profilo professionale;
• a prendere parte alle attività (manifestazioni,mostre,spettacoli) organizzati dall’Istituto;
• a stabilire rapporti significativi sul piano umano con tutte le componenti della Scuola.
2) I doveri del personale ATA sono disciplinati dal C.C.N.L. vigente ( capo IV).
In particolare il personale ATA ha il dovere di:
• accogliere cortesemente il pubblico;
• collaborare con i docenti;
• custodire rigorosamente il diritto alla privacy di ciascuno;
• non utilizzare il materiale ed i sussidi per uso personale;
• rispettare l’orario di servizio anche in caso di variazioni sopraggiunte per motivi organizzativi;
• usare un linguaggio adeguato sia nei toni che nei contenuti;
I Collaboratori Scolastici hanno altresì il dovere:
• accogliere e sorvegliare gli alunni all’entrata;
• mantenere puliti i locali, gli spazi di pertinenza scolastica e gli arredi;
• custodire e sorvegliare i locali scolastici;
• sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea assenza
degli insegnanti;
• collaborare allo spostamento delle suppellettili
3) Tutto il personale ATA fa parte integrante della Scuola, di cui garantisce la funzionalità; ha il
diritto/dovere di conoscere le delibere del Collegio Docenti, del Consiglio d’Istituto e le finalità educative
che la scuola si propone.
Per quanto non previsto si rinvia al Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici (DPR 62/2013) e al
Codice disciplinare del Personale ATA (artt. 92 e seguenti CCNL 2007 Comparto Scuola)
———————————
Il Presente Regolamento è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/12/2015 ed entra in
vigore dal 1 gennaio 2016. A partire da tale data il precedente Regolamento perderà la propria efficacia.